Questo blog è solo l'inizio di quella che, terminati i gradi giudiziari, diventerà la storia che personalmente racconterò....un libro che è già nella mia testa...

venerdì, dicembre 13, 2013

DEPOSIZIONE MOTIVAZIONI SENTENZA SECONDO GRADO SULLE CAUSE DI MORTE


Oggi 13/12/2013 depositata la sentenza del secondo grado di giudizio sulle cause di morte di mio padre, la commissione dice:
"E' INTIMA CONVINZIONE DEL COLLEGIO CHE LA MORTE DI CASU SIA STATA CAUSATA DALLA CONDOTTA GRAVEMENTE COLPOSA DEGLI IMPUTATI ( GIAMPAOLO TURRI, MARIA ROSARIA CANTONE ) MA L'IMPOSSIBILITA' DI STABILIRE LE CAUSE DELLA MORTE PER LA SOPRAVVENUTA SPARIZIONE DEI REPERTI ANATOMICI NON CONSENTE DI DARE UN COLLEGAMENTO DI CAUSA ED EFFETTO TRA LA CONDOTTA COLPOSA DEI MEDICI E L'EVENTO!
Tg sardegna, minuto 9 circa, deposizione motivazioni sentenza casu

Assolti per la morte in Psichiatria
"ma macroscopico caso di malasanità"

Le motivazioni della sentenza di assoluzione per la morte dell'ambulante di Quartu Giuseppe Casu al Santissima Trinità di Cagliari.
Confermata l'assoluzione anche in secondo grado perché mancavano le prove della colpevolezza del primario e del medico curante, ma la morte di Giuseppe Casu, l'ambulante di Quartu Sant'Elena ricoverato con la forza nel 2006 in Psichiatria al Santissima Trinità di Cagliari, si configura comunque come un "macroscopico caso di malasanità". Lo hanno scritto nelle motivazioni della sentenza, depositate oggi, i giudici della Corte d'appello che hanno fatto cadere le accuse nei confronti di Giampaolo Turri e Maria Cantone, i due medici accusato dell'omicidio colposo dell'ambulante deceduto dopo sette giorni passati in un letto di contenimento del reparto. Il procuratore generale Michele Incani aveva sollecitato un anno e sei mesi per ciascun imputato, ma la Corte aveva confermato l'assoluzione del primo grado. Nelle motivazioni i giudici confermano che si è trattato di un caso emblematico di malasanità, ribadendo anche le ipotesi di accanimento farmacologico avanzate dalla Procura. Pur in assenza del nesso causale tra la condotta degli imputati ed il decesso del paziente, i giudici hanno evidenziato "evidenti profili di colpa per negligenza e imperizia". A fine aprile, invece, la stessa Corte d'Appello aveva ribaltato l'assoluzione nei confronti del primario dell'Anatomia Patologica del Santissima Trinità, Antonio Maccioni, condannandolo a 3 anni e 3 mesi, riducendo la pena ad un anno per il tecnico di laboratorio Stefano Esu. L'accusa per il primario era quella di soppressione di parti di cadavere, frode processuale, favoreggiamento e falso (da cui era stato assolto) nella vicenda della sparizione dei reperti autoptici dell'ambulante quartese. Con le motivazioni appena depositate in merito alla sentenza di assoluzione di Turri e Cantone, i difensori della famiglia di Casu annunciano il ricorso in Cassazione.
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