Questo blog è solo l'inizio di quella che, terminati i gradi giudiziari, diventerà la storia che personalmente racconterò....un libro che è già nella mia testa...

giovedì, gennaio 07, 2010

Verso la sentenza di primo grado

Già, ci stiamo avvicinando...il Giudice Simone Nespoli dopo aver sentito i periti di entrambe le parti in causa, si vede che vuole vederci chiaro, infatti come dice questo articolo, essendo le posizioni così contrapposte, sente l'esigenza di nominare un suo perito per fare luce sulla morte di mio padre...ahimè solo i pezzi anatomici potrebbero dirmi la vera causa...ma si sa anche dall'inchiesta bis, che riparte con l'udienza del 29 gennaio, che non ci sono più...
Intanto, prima di nominare un suo perito, il giudice ha deciso di risentire la testimonianza della dottoress Onnis, che partecipò all'autopsia di mio padre, mentre il primario Antonio Maccioni si era avvalso della facoltà di non rispondere, la prossima udienza è fissata per il 14 gennaio...

Onestamente non so come si esprimerà il giudice...penso solo a tutto quello che è successo in questi anni, a quelle volte che mi è sembrato tutto inutile, che ho sentito lo sconforto prendere il sopravvento...e di quando ho letto notizie come quella della signora Raffaella, che leggendo della vicenda di mio padre ha trovato la forza per denunciare la morte del figlio...o di quando in una conferenza dibattito pubblico sulla salute mentale una ragazza quasi mia coetanea ha raccontato la sua personalissima e tragica vicenda, di come la sua malattia è stata sfruttata...non voglio entrare nei particolari, posso solo dire che lei mi ha fatto commuovere e piangere, soprattutto quando ha detto che la forza e il coraggio di denunciare il suo aguzzino gliela avevo insegnata io!?!

Già, il vero punto è questo...mio padre è morto, io ovviamente voglio sapere in che modo e perchè, ma la cosa più importante è che il processo, o i processi a questo punto, che a oggi sono diventati tre...facciano, parlare, discutere, interrogare, rifflettere le persone su cosa sia il disagio mentale, sul fatto che siano malati da curare, che hanno dei diritti...sperando che a nessuno più tocchi la stessa sorte.